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10 Maggio 2007 alle 15:17 #17921scanaBloccato
Ciao ragazzi, la mia e’ una sorta di protesta, e’ voglia di capire..
Come tutti hanno letto sul giornale qualche giorno fa, alcuni fuoristradisti, sono stati “pizzicati” dalle guardie ecologiche mentre stavano praticando fuoristrada…
Si parla addirittura appostamenti atti a reprimere l’ attivita’ del fuoristrada..
Hanno pure scritto che con le macchine disturbano l’ accoppiamento di alcune specie di volatili…io penso che non sia giusto…
quando ci siamo organizzati per la pulizia dell’ alveo del fiume nossuno ha detto nulla, ma se volessi passare un pomeriggio a sguazzare in una pozza di fango con la mia macchina o semplicemente andare sul sabbione a pescare con i miei amici divento un criminale…
In passato, quando praticavo enduro, ho rischiato davvero grosso quando urtai una bombola del gas abbandonata in mezzo alla vegetazione, stessa sorte al mio amico “complice” quando si cappotto’ in avanti prendendo in pieno un frigorifero…Ora vi chiedo chi e’ davvero il distruttore ambientale…?
Quelli che scaricano rifiuti di ogni genere giu’ dall’ argine o noi criminali fuoristradisti che sguazziamo in una pozzanghera con la macchina?Si lamentano che i nostri fuoristrada sono ingombranti in citta’ e ci vietano di usarli anche fuori…
Penso che mettero’ il mio bel Pajero in salotto e mi comprero’ una bella Fiat Punto rossa fiammante…Questa storia mi fa venire in mente quando i Verdi hanno bloccato lo svolgimento dell’ italia baja, gara internazionale di rally tout terrain a Pordenone..perche’ dicevano che le vetture depositavano la gomma dei pneumatici sui ciottoli del torrente…
Oppure esempio classico del nostro amatissimo sport nazionale…..il calcio…
Ma vi sembra possibile che per una partita si debba mobilitare un esercito perche’ altrimenti scoppierebbe la terza guerra mondiale…
Personalmente non ho mai visto guerriglie, feriti,ecc,ecc ad un raduno di fuoristrada macchine o moto che siano ma solo tanta gente che si diverte e sta’ in compagnia..Io ho lanciato il sasso ora dite la vostra..(naturalmente in modo civile)
10 Maggio 2007 alle 22:19 #18716speciBloccatoCiao Scana, anche dalle nostre parti (Carso) vige il divieto di transito per tutti i mezzi a motore che mettono le ruote fuori dall’asfalto, noi (N/E4x4) abbiamo sempre pulito e bonificato tutti i sentieri che attraversano il nostro Carso e……………. per ringraziamento ci hanno proibito di metterci gomma, pensa che ora con una nuova legge (diventata europea) ci proibiscono anche di chiedere i permessi per poter effettuare il nostro Raduno alle Porte dell’Est e quindi da due anni non bonifichiamo piu’ nulla.
Questa primavera la Regione F.V.G. ha messo in budget la pulizia dei sentieri (nel caso di incendi boschivi per il transito dei pompieri)ed ha pagato se non erro 2 milioni di euro (o poco via) per pagare una ditta specializzata (neanche della nostra regione) per la bonifica.
E noi ……………..stiamo a guardare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Speci
11 Maggio 2007 alle 7:58 #18717scanaBloccato😐 siamo messi tutti male allora…
11 Maggio 2007 alle 8:34 #18718gambo87Bloccatopurtroppo i comuni vogliono aver sempre ragione…
18 Maggio 2007 alle 10:19 #18730malaspoPartecipanteAllego uno Stralcio del testo integrale della :
DELIBERA N. 1435 del 17.10.2006
OGGETTO: MISURE DI CONSERVAZIONE PER LA GESTIONE DELLE ZONE
DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS), AI SENSI DELLE DIRETTIVE 79/409/CEE, 92/43/CEE E DPR 357/97 E SS.MM.La Regione Emilia-Romagna, nella seconda metà degli anni ’90 ha proceduto alla ricognizione delle aree meritevoli di essere designate ZPS (Zone di Protezione Speciale) e/o SIC (Siti di Importanza Comunitaria) attraverso il progetto del Ministero dell’Ambiente, denominato Bioitaly e cofinanziato dalla Commissione Europea.
Scheda della zona individuata (pagina 188):
FIUME PO DA STELLATA A MESOLA E CAVO NAPOLEONICO
ZPS e SIC IT4060016
Superficie: 3.140 ha
Provincia: Ferrara
Comuni: Ferrara, Sant’Agostino, Mirabello, Bondeno, Ro, Berra, Mesola
Confinante con: SIC/ZPS IT4060005 “Sacca di Goro, Po di Goro, Valle Dindona, Foce del Po di
Volano”, ZPS IT3270016 “Rami fluviali e scanni” e con il SIC IT3270017 “Delta Po“
CARATTERISTICHE GENERALI
Il sito comprende tutto il tratto del fiume Po a monte di Mesola ricadente nel territorio provinciale
di Ferrara (sponda destra, una sessantina di chilometri), tutto il Cavo Napoleonico dal Po fino al
Bosco di Sant’Agostino (altri venti circa) e l’ultimo tratto del Fiume Panaro da Bondeno alla
confluenza con il Grande Fiume. Si tratta di un lungo sito lineare, o meglio, ripariale, in quanto
percorre importanti corridoi ecologici di tipo fluviale della bassa pianura immersi tra zone agricole
e urbane intensamente antropizzate, con pochissime digressioni laterali (l’area umida di Bassa Villa
presso Ponte dei Rodoni, le golene tra Stellata e S.Biagio non lontano dalle rotte storiche di
Ficarolo. E’ il sito delle golene, estese e continue soprattutto nella zona di Porporana, alla periferia
Nord della città di Ferrara, dove peraltro è ricompresa l’Isola Bianca, una delle più antiche isole
fluviali del Po, già esistente nel XV secolo. In questo grande e variegato sito ci sono specie vegetali
rare e minacciate come Leucojum aestivum e Stipa veneta, si persegue la tutela di libellule e specie
ittiche di grande interesse conservazionistico (Cheppia, Lampreda, Storioni), sussistono importanti
garzaie di Aironi e parecchi habitat, anche effimeri, collegati alle variazioni piezometriche del
grande Po. Confina “a monte” col bosco della Panfilia e “a valle” con il Po di Goro, oltre che con il
simmetrico sito della riva sinistra, quella veneta, del Po.
INFORMAZIONI ECOLOGICHE
TIPI DI HABITAT di cui all’Allegato I della Direttiva 92/43
CODICE NOME
3130 Acque oligotrofe dell’Europa centrale e perialpina con vegetazione di Littorella o di 1 % della sup. totale
Isoetes o vegetazione annua delle rive riemerse (Nanocyperetalia)
3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition 1 % della sup. totale
3270 Chenopodietum rubri dei fiumi submontani 2 % della sup. totale
6410 Praterie in cui è presente la Molin su terreni calcarei e argillosi(Eu-Molinion) 1 % della sup. totale
6430 Praterie di megaforbie eutrofiche 1 % della sup. totale
91F0 Boschi misti di quercia,olmo e frassino di grandi fiumi 1 % della sup. totale
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 15 % della sup. totale
UCCELLI elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409
CODICE NOME
A027 Egretta alba Airone bianco maggiore
A029 Ardea purpurea Airone rosso
A084 Circus pygargus Albanella minore
A082 Circus cyaneus Albanella reale
A131 Himantopus himantopus Cavaliere d’Italia
A151 Philomachus pugnax Combattente
189
A195 Sterna albifrons Fraticello
A026 Egretta garzetta Garzetta
A229 Alcedo atthis Martin pescatore
A197 Chlidonias niger Mignattino
A023 Nycticorax nycticorax Nitticora
A166 Tringa glareola Piro piro boschereccio
A024 Ardeola ralloides Sgarza ciuffetto
A193 Sterna hirundo Sterna comune
A022 Ixobrychus minutus Tarabusino
A119 Porzana porzana Voltolino
UCCELLI migratori abituali non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409
CODICE NOME
A028 Ardea cinerea Airone cenerino
A052 Anas crecca Alzavola
A214 Otus scops Assiolo
A253 Delichon urbica Balestruccio
A155 Scolopax rusticola Beccaccia
A153 Gallinago gallinago Beccaccino
A297 Acrocephalus scirpaceus Cannaiola
A298 Acrocephalus arundinaceus Cannareccione
A017 Phalacrocorax carbo Cormorano
A137 Charadrius hiaticula Corriere grosso
A136 Charadrius dubius Corriere piccolo
A212 Cuculus canorus Cuculo
A260 Motacilla flava Cutrettola
A145 Calidris minuta Gambecchio
A230 Merops apiaster Gruccione
A055 Anas querquedula Marzaiola
A164 Tringa nebularia Pantana
A147 Calidris ferruginea Piovanello
A165 Tringa ochropus Piro piro culbianco
A337 Oriolus oriolus Rigogolo
A251 Hirundo rustica Rondine
A226 Apus apus Rondone
A249 Riparia riparia Topino
A233 Jynx torquilla Torcicollo
A210 Streptopelia turtur Tortora
A004 Tachybaptus ruficollis Tuffetto
A232 Upupa epops Upupa
A271 Luscinia megarhynchos Usignolo
ANFIBI e RETTILI elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43
CODICE NOME
1220 Emys orbicularis Testuggine d’acqua
PESCI elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43
CODICE NOME
1101 Acipenser sturio Storione ( SPECIE PRIORITARIA )
1100 Acipenser naccarii Storione cobice ( SPECIE PRIORITARIA )
190
1137 Barbus plebejus Barbo
1103 Alosa fallax Cheppia
1149 Cobitis taenia Cobite
1095 Petromyzon marinus Lampreda di mare
1115 Chondrostoma genei Lasca
1114 Rutilus pigus Pigo
1140 Chondrostoma soetta Savetta
PIANTE elencate nell’Allegato II della Direttiva 92/43
CODICE NOME
1880 Stipa veneta ( SPECIE PRIORITARIA )In particolare, nelle aree comprese all’interno delle ZPS sono vietati le attività, le opere e gli interventi di seguito indicati:
− l’eliminazione degli elementi naturali e seminaturali tradizionali degli agroecosistemi, quali stagni, maceri, pozze di abbeverata, fossi, muretti a secco, siepi, filari alberati, canneti, risorgive, fontanili, piantate e boschetti, ad eccezione dell’eventuale periodica utilizzazione degli esemplari
arborei ed arbustivi;
− l’incendio delle stoppie e della vegetazione infestante prima del 31 agosto;
− l’accensione di fuochi all’aperto, non preventivamente autorizzati;
− l’attività di circolazione motorizzata fuoristrada, fatta eccezione dei mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell’accesso al fondo da parte degli aventi diritto, in qualità di proprietari, gestori o utilizzatori;
− l’attività venatoria in deroga, di cui alla Direttiva 79/409/CEE, art 9, par. 1, lett. c;
− l’abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Moretta (Aythya fuligula) e Combattente (Philomacus pugnax);
− l’attività di controllo delle popolazioni dei corvidi attraverso la pratica dello sparo al nido;
− l’introduzione di specie animali alloctone in ambienti naturali;
− i ripopolamenti a scopo venatorio, ad esclusione di quelli realizzati con soggetti appartenenti alle specie autoctone mantenute in purezza e provenienti da allevamenti nazionali, e di quelli effettuati con fauna selvatica proveniente dalle zone di ripopolamento e cattura o dai centri pubblici e privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale insistenti sul medesimo territorio;
− la pre-apertura della stagione venatoria, con l’eccezione della caccia di selezione agli ungulati;
− l’attività venatoria in forma vagante nel mese di gennaio per più di due giornate fisse alla settimana, corrispondenti al giovedì ed alla domenica, ad eccezione della caccia agli ungulati che resta regolamentata dal vigente calendario venatorio regionale;
− la pulizia meccanica delle spiagge naturali non occupate da stabilimenti balneari già autorizzati, ad eccezione dei primi quattro metri dal limite della battigia;
– l’accesso alle dune naturali al di fuori degli appositi percorsi.AZIONI DA PROMUOVERE E/O DA INCENTIVARE IN
TUTTE LE ZPS− la trasformazione all’interno delle golene dei seminativi in prati stabili o praticando la rotazione medica-grano/orzo, senza l’uso di biocidi;
− la conservazione di alberi ed arbusti autoctoni, di fossati, di canalette di scolo, di irrigazione nonché di depressioni, stagni e prati all’interno delle golene, qualora non costituiscano pregiudizio alla buona conservazione dei corpi arginali;
− gli interventi di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua;
− gli interventi di tutela e ripristino di ripe scoscese con terreni sciolti e prive di vegetazione in ambiente fluviale.14 Settembre 2007 alle 12:11 #18908xaus011Bloccatosalve ragazzi…per noi nei colli euganei è la stessa cosa. dove passiamo noi distruggiamo e facilitiamo lo sgretolarsi dei colli 😯 , mentre le cementerie, che ce ne sono tre in tredici km, e nn sono piccole, si stanno portando via tutto. due mangiano i Berici, e quella di este in quattro anni ha fatto sparire un intero versante 👿 ! ma loro fatto tutto in regola, basta versare nelle tasche di alcuni “cappocci”!!!!! oltre al fatto che come dite voi, passando si tiene pulita la strada per qulasiasi altro motivo, magari emergenza! 🙁
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