Luglio 2012 in Albania

[attachment=0:382tmiou]P9211992.jpg[/attachment:382tmiou]Fanghi per i reumatismi

Come non detto. Volevo anticipare la partenza a fine giugno, ma visto che sono stati fissati due appuntamenti importantissimi per l’AFF, sto parlando dell’Assemblea Straordinaria dei Soci (28 giugno) ed il pranzo sociale (1 luglio) post terremoto, la partenza è stata definitivamente posticipata al 3 di luglio.
Non vedo l’ora di ripartire.

Oggi si parte.
Destinazione Spalato (Croazia).
Alle 8:30 scendo in cortile ad accendere il Discovery.
Giro la chiave ed al posto del classico mezzo giro di motorino d’accensione, sento un “tac-tat-tac-tac” altro classico suono che indica basso stato di carica della batteria.
Dopo aver ringraziato alcuni Santi, chiamo il mio amico Ale e lo rendo edotto della situazione. Vi chiederete perchè l’ho chiamato…beh…sono fatti nostri.
Vado a prendere la Swift e la porto nei pressi del Disco.
Apro i due cofani e controllo.
Batteria Swift = 36 Ah
Batteria Disco = 80 Ah
Evito di controllare i due alternatori, mi basta sapere che le due batterie sono identiche… beh, sì! A parte una trascurabile differenza nei due numeri…. tutte e due hanno la stessa unità di misura…Ah. Se poi sommiamo… 3+6=9 mentre 8+0=8…. ne deduco che sono praticamente identiche….
Le collego con i cavi fatti apposta, cioè quelli comprati in offerta al LIDL e che hanno una sezione dell’anima in rame pari a quella di un pelo di pulce e…e stranamente la cinghia servizi della Swift inizia ad ululare. Strano L’ho appena cambiata.
Chi se ne frega.
Giro la chiave d’accensione del Disco e con mezzo giro di motore, si accende.
Mi precipito a staccare i cavi che collegano le due macchine, prima che si sciolgano, accarezzo la Swift e la parcheggio con cura e sposto il Discovery per incominciare a caricarlo. No tranquilli, non l’ho spento subito. Ho fatto un giro per caricare le batterie.
Ore 9:30 si parte.
Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma fortunatamente è molto elastica e si fonda su due postulati fondamentali:
1. Si parte quando si parte.
2. Si arriva quando si arriva.
Poco prima di entrare in autostrada, mi sorge un dubbio.
“Roby, hai preso l’affettato ed il formaggio?”
“Azz…me ne sono dimenticata.”
“Fa niente. Lo compriamo lungo la strada.”
“Franz, hai preso la GoPro”
“ma porc…” il Discovery effettua un’inversione di marcia davanti al casello autostradale.
Ore 10:30 si riparte. Il povero Disco è carico come un somaro e grazie all’aria condizionata puntata sulla funzione “a palla”, la ripartenza al verde di un semaforo è un’agonia.
Speriamo che riesca a superare i lunghi salitoni dell’autostrada croata.
Ore 23:45
Dopo una cena da nababbi sono spaparazzato su un comodo letto di una pensioncina di Spalato. Bella città. Vi consiglio di visitarla.
Buona notte a tutti.
Ci si rilegge appena possibile.

Da ieri sera, siamo a Berat.
E’ caldo e umido, ma non è nulla confrontato all’afa soffocante di Ferrara.
Oggi il Disco si è riposato ed anche noi.
Abbiamo da poco salutato lo zio del nostro amico Alush.
Il simpatico ottantottenne ci ha raccontato una parte della sua incredibile vita e noi, come provetti giornalisti, abbiamo filmato e preso appunti.
Vi spiego perchè incredibile vita.
L’arzillo nonno ha studiato in Italia durante il regime fascista. Nel ’42 ritornò in Albania, ma la nave su cui viaggiava venne affondata e lui fu uno dei pochi che raggiunse la riva a nuoto. Il saluto di bentornato non fu dei migliori. Non fece a tempo a riprendersi dal naufragio che venne arrestato dai fascisti albanesi perchè accusato di essere comunista. Dopo sei mesi da internato, subendo torture fisiche e psicologiche, venne liberato. Il giorno dopo si arruolò in una Brigata partigiana dandosi alla macchia e compiendo missioni di guerriglia contro i soldati italiani ed albanesi. Dopo la guerra arrivò il regime comunista e la sua famiglia, ricca di terre e case, perse tutto e suo padre (considerato il Socrate di Berat) venne internato.
Durante il regime, riuscì a proseguire gli studi laureandosi in Scienze Agrarie in Bulgaria ed ottenne la cattedra di Professore in Scienze Agrarie all’Università di Tirana. Oltre all’attività di professore universitario portò avanti quella di ricercatore creando nuovi ibridi nel campo della frutticultura.
Ora grazie alla sua vita da partigiano e reduce di guerra, nonchè da professore e ricercatore, vive con una pensioni di 140 euro al mese e vi garantisco che sono molto pochi per riuscire a mangiare per un mese intero. Ma il suo sguardo, il suo grande sorriso, il suo vestire elegante, individuano ancora l’UOMO che si distingue dalla massa e le cui parole sono fonte d’insegnamento.
Prima di lasciarci ci ha detto:
“La vita è come il mare. Può essere calmo come una tavola o agitato con cavalloni e schiuma. Ogniuno ha il suo mare.”
Chissà quale è stato il suo. Risposta scontata.

Myrko, il pannello fotovoltaico è un’altro di quegli ameniccoli che prima o poi avrei voglia di installare.
😀

Domani dormiremo a Permeti
Buon proseguimento di estate a tutti.

No, no.
Siamo stati in giro per le montagne. Ora stiamo per partire in direzione della costa.
Resteremo a rosolarci al sole per qualche giorno. Se troveremo un collegamento ad internet, vi aggiorneremo sul nostro viaggio.
Ieri ho portato la Roby a visitare gli scavi archeologici di Butrint.
Fa ancora molto caldo in quel di Ferrara?
Un saluto a tutti.

Forza e coraggio Albo.

Dopo 3 giorni di mare siamo tornati nell’entroterra.
La costa ionica dell’Albania presenta delle spiaggie di ghiaia e ciotoli inframezzate a scogliere. Il mare è di un azzurro stupendo. Esistono piccole spiagge attrezzate con stabilimenti balneari all’altezza di quelli della costa romagnola. Ci sono anche spiagge deserte ed incontaminate. Ieri eravamo in una di queste. Immaginatevi un chilometro abbondante di spiaggia (misurato ad occhio) di un bianco accecante e pochissime persone ad occuparlo. Eravamo in 25.
Stupendo.
Oggi siamo passati per Kuc, altro luogo importante per quella che fu chiamata La Campagna di Grecia. Sto parlando della II° Guerra Mondiale. Non vi ricordate nulla di quanto vi hanno insegnato a scuola?
Tranquilli, non è colpa vastra, ma dei vostri insegnanti. Sicuramente a molti di noi non hanno mai insegnato la tragica storia che migliaia di ragazzi italiani vissero sulle montagne dell’Albania.
Comunque, oggi la Roby ed io, ci siamo avventurati in un’area che ancora non avevamo esplorato ed abbiamo scoperto un percorso veramente molto bello.
E’ stata una gran soddisfazione.
Due italiani, una sola 4×4 e davanti a noi una lunga e ripida vallata da esplorare e, se possibile, superare.
Ci siamo riusciti.
L’unica precauzione che abbiamo adottato, è stata quella di comunicare ad un amico albanese, la nostra posizione di partenza e la direzione che avremo seguito. Passate cinque ore senza nostre notizie, avrebbe dovuto incominciare a preoccuparsi.
Siamo stati bravi e la nostra piccola avventura, si è conclusa con un nuovo bagaglio di bei filmati e foto.
Buona notte a tutti.
😀

Prima o poi Albo…prima o poi…
Non c’è fretta.
Oggi ci siamo fatti la strada degli italiani. Chi c’è statosa di cosa sto parlando.
Non paghi, nel pomeriggio siamo andati in cima al monte Tomorr a 2.400 m. s.l.m. Una giornata di percorsi stupendi e panorami mozzafiato.
Buona notte.
🙂