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Il termine “fuoristrada” è un sostantivo che identifica un autoveicolo a 4 ruote motrici, munito di pneumatici speciali, adatto a percorsi accidentati.
Lo stesso termine indica un tracciato o un percorso al di fuori delle strade asfaltate o normali (si dice: fare del fuoristrada)
Inoltre, in funzione di aggettivo, di automezzo per il fuoristrada e suoi accessori. Ad esempio: pneumatici fuoristrada.
Però esistono anche biciclette fuoristrada, più conosciute come biciclette da montagna, sì lo so! Nessuno le chiama con il nome in italiano. Insomma sto parlando delle mountain bike.
Bene!
Qui nasce la mia provocazione.
Perché non incominciamo ad interpretare il fuoristrada in modo diverso?
Pur rimanendo fedeli ai nostri autoveicoli fuoristrada, alla guida su percorsi fuoristradistici autorizzati, al servizio in protezione civile con mezzi a trazione integrale dedicati all’aiuto del prossimo, possiamo, tutti, incominciare a pedalare.
Dalla nostra sede, in pochi minuti, si raggiungono le golene del fiume Po. Tutti noi le conosciamo bene. Le abbiamo percorse in lungo ed in largo, fino a quando è stato consentito l’ingresso ai nostri autoveicoli fuoristrada. Ancora oggi qualcuno si avventura in quei luoghi. L’avventura non sta nel girare in golena con un 4×4 o una moto da enduro, ma nel non incappare in una contravvenzione da parte delle F.F.O.O. preposte ai controlli.
Sulle colline, la situazione non è diversa. La maggior parte del territorio è interdetto al transito di veicoli a motore a scoppio e dove non ci sono divieti corriamo il rischio di essere ricoperti da insolenze provenienti da coloro che sono a piedi o in mountain bike.
Premesso che io sono appassionato di passeggiate e ciaspolate in mezzo alla natura, nonché di percorsi in luoghi impervi da fare in mountain bike, non sopporto gli sguardi accusatori da parte di camminatori o muontain bikers (per non parlare degli insulti), quando li incontro su percorsi liberi al transito veicolare e sono alla guida del mio 4×4.
Signori miei, un po’ di tolleranza! Avete migliaia di chilometri dedicati solo a voi. Se, malauguratamente, decidete di utilizzare un tratturo che ancora (miracolosamente) non è vietato ai 4×4, rilassatevi. Non è il caso di fracassare gli zebedei a me ed ai miei amici.Bene.
Chiusa questa parentesi, ripeto. Che ne dite di incominciare a fare anche dell’altro?
Potremmo raggiungere una remota località collinare, fino a dove siamo autorizzati ad arrivare con i nostri 4×4. Poi potremmo proseguire in mountain bike o a piedi.
Potremmo raggiungere le golene del Po e li trascorrere delle piacevoli giornate tra amici. La bella stagione non tarderà ad arrivare.
Potremmo anche fare dei fine settimana utilizzando un agriturismo come campo base e da li partire per piccoli itinerari.Niente di nuovo. E’ vero.
Tutte cose che un sacco di persone già fanno ed anche qualcuno di noi.
La novità sarà nel farle noi, insieme, come soci ed amici.
Pensateci.Bravo Malaspo, mi trovi pienamente d’accordo, si potrebbe in questo modo smaltire qualche chi letto, accumolatosi negli anni nei nostri addomi.
Finalmente sul mio pick-up potrei cambiare destinazione d’uso e cioè da mezzo per il trasporto di RSU (rifiuti) a mezzo per il trasporto di persone e bici (MI PIACE).
Vorrei TENTARE, rimango in attesa di aggiornamenti.
CIAOMala, mi trovi assolutamente d’accordo, credo che dovro’ cominciare ad allenarmi un’po’ per non fare la figura del…..
Ottima proposta……. prima o poi vorrei provare anche il kayak……………
Ciaooooooooo
Concordo con Malaspo e naturalmente con gli altri, ma vorrei sottolineare e marcare anche qualcos’altro riguardo questo argomento.
Non è il mezzo o lo strumento o le motivazioni che fanno principalmente capire come vanno utilizzati, ma c’è una questione di fondo che si chiama “EDUCAZIONE” e che va ad allargarsi su argomenti come la tolleranza, il rispetto.
Un maleducato lo è con qualsiasi mezzo, strumento o situazione, anche seduto in una sala d’aspetto o attraversando la strada.
Perché devo essere insolentito da un ciclista contromano in una strada del centro città? Cosa faccio, scendo e lo butto nel Castello? Sarebbe bello e anche istruttivo per altri, ma ben poco utile a livello sociale.
Altro argomento è la legge, come una bicicletta deve rispettare il codice della strada con fanali e campanelli e parafanghi e catadiottri, lo deve fare con i segnali stradali, le limitazioni alle zone d’accesso e tutto il resto.
Quindi cari ciclisti se:
-uno vi suona perché siete in 4 affiancati su una statale
-uno vi suona perché non avete una luce
-uno vi suona perché siete contromano e semmai su in due e con luci assenti
-uno vi suona perché in 6 bloccate un passaggio di montagna aperto a tutti
-uno vi suona perché la bottiglietta di plastica la buttate in quanto scomodo rifiuto per un ciclista (esistono posti dove metterla…)
dovete chiedere scusa e non alzare un braccio indicando il cielo con il dito medio e pronunciando una serie di parole ben poco amichevoli…..perché nella ragione non è che ci siete poi così tanto, ANZI!!!!!!
Veniamo alle attività dell’AFF, concordo anche in questo ma il tentativo del cineforum in sede (riscaldamento, bibite, cucina e film scelti assieme) non ha dato buoni frutti, quindi la vedo grigia l’attività fisica al di fuori dello scendere per attaccare la macchina ad un verricello. Punterei piuttosto a vivere la natura nella sua bellezza pranzando al sacco, portando un’amaca e prendendosi il tempo di ascoltare quello che ci circonda.Ora vi saluto
Ciao e ricordatevi che: Un somaro a diventare vecchio non diventa un cavallo! e qui ogni paragone o aggiunta d’esempio con due, tre o più ruote e completamente libero.Mi fa piacere leggere che la mia provocazione ha stimolato un po’ d’interesse, nonchè una buona dose di pillole di saggezza 🙂
Sicuramente, se incominceremo a sollevare le chiappe dai nostri comodi sedili e ci metteremo a camminare o sbiciclettare, avremo un giovamento fisico.
Quindi, datemi il tempo di fare il viaggetto in barca a vela ed al mio ritorno vi faro una prima proposta.
Ho già qualche idea. Mi piacerebbe incominciare con una bella passeggiata in collina. Un posto che merita di essere visto è la cascata di Acquacheta.
Pensateci.
🙂Avrei tanto da dire/scrivere….troppo!
La maggior parte già comunque espresso sopra…
Spezzo solo una lancia:
come sempre mi dispiace generalizzare, perchè sono convinto che la maggior parte della gente reagisca per ignoranza, maleducazione e “sfinimento”. In tutti e tre i casi è un attimo passare dalla parte del torto (e comunque non si è giustificati)
Tante, troppe volte, ho visto colleghi fuoristradisti (come enduristi ed automobilisti generici) comportarsi in modo non consono. Tipo impolverare o sgasare gitanti, passare per corti senza chiedere e nemmeno salutare con un cenno, deviare la traiettoria dove non sarebbe stato il caso, o vuotare le gomme in strada senza ritegno…per poi magari anche scappare o alzare la voce al minimo confronto….
Un sorriso, un po di educazione e l’ USTA (termine dialettale che non trova degno riscontro nella lingua italiana) al 99% risolvono tutto…il restante 1% richiede ‘na feta ad salam e un bicier ad vin!Organizziamo una sorta di G4…..”de no altri”
gita tecno/fisico luDRIco/sportiva del tipo che si arriva in 4×4, giretto in bici soft, magari una pagayata in qualche laghetto/torrentino e (chi non ha avuto le palle per il tecno/fisico entra in giuco) ritrovo al pick nik (ecco il luDRIco) organizzato dai culi-pesi 🙄Si intende 3-5 km di bici se in piano, con dislivello a salire la percorrenza cala esponenzialmente! 😛
Bene, bene.
A quanto pare la primavera è arrivata, anche se piove un giorno sì e l’altro pure.
Ritorno su questo forum, perchè ritengo che sia giunto il momento di dare concretezza alle parole espresse.
Questo mese tra impegni personali e impegni associativi,sarà impossibile fissare una data per una prima uscita diversa.
Quindi io propongo DOMENICA 2 GIUGNO, o meglio, vi informo che il giorno della Festa della Repubblica io andrò a fare una passeggiata in Appennino.
Luogo: Acquacheta.
Materiali occorrenti: scarponcini da montagna, giacca antipioggia, zainetto, pranzo al sacco, macchina fotografica.
Al più presto aprirò un forum dedicato.
La passeggiata si sviluppa su un percorso medio facile adatto a tutti. Ovviamente ci sarà da camminare in salita e quindi un minimo di fatica si farà sicuramente.
Io ci andrò anche da solo, se qualcuno si vorrà unire sarà il benvenuto.Caro Malaspo,
la tua idea è bellissima, ma per i miei gusti c’è già troppo caldo per camminare sotto il sole, sperando che il 2 giugno ci sia il sole! Ritorno all’ipotesi dell’amaca, semmai prima di sdraiarmici sopra una passeggiata “d’aperitivo” ci sta, ma senza esagerare altrimenti dobbiamo portarci un cinghiale in umido nello zaino.Il 2 giugno io ci sono….anche se si cammina.
Apriamo il post dedicato e lo chiamiamo: 2 giugno + 2 passi=4 ruote ferme
Ciaoooo
Direi che la tua proposta è da tenere buona per l’estate…MA PERO’ proporrei una sbiciclettata fino in golena Po dove si procederà con amaca, teli sulla sabbia e pic-nic.
Che te ne pare? pochi chilometri in bici con partenza da sede AFF.Il titolo che hai partorito è fantastico e procedo subito ad aprire il forum
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